Laboratorio di scienza e letteratura
Le Olmicomiche
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Il laboratorio è da intendersi come un percorso complementare alle attività in classe, grazie al quale i ragazzi possono trovare maggiore motivazione nell’approccio alle discipline scientifiche e integrare conoscenze e competenze derivanti dall’area scientifica con quelle derivanti dall’area umanistica. Lo scopo è far acquisire agli studenti una più ricca concezione cognitiva che vada al di là delle divisioni settoriali e che stimoli all’apertura mentale, fondamentale per costituire la coscienza culturale dei cittadini di domani: formare persone in grado di interiorizzare, rielaborare e comunicare non solo concetti, ma anche valori.
La metodologia del progetto si ispira a una concezione costruttivista dell’apprendimento.
La mente umana è per sua natura “poetica” (nel senso etimologico del termine, dal greco antico “poieo” – “creo”), ossia creativa, come dimostrano recenti studi nell’ambito delle scienze cognitive.
Al sapere scientifico, grazie alla lente del sapere umanistico, si addice il pensiero “divergente”, ossia creativo, non assiomatico, flessibile; a sua volta, la lente della conoscenza scientifica consente di applicare all’ambito umanistico il principio “dell’imparare sperimentando”, tipico del metodo empirico.
La possibilità di utilizzare molteplici prospettive per indagare il reale, infatti, trasforma l’eventuale errore in feedback naturale e necessario nel processo di costruzione della conoscenza. Secondo l’impostazione del Costruttivismo, insegnare non significa “riempire” di nozioni dogmatiche la mente dei discenti, come fossero vasi vuoti e inerti, e pretendere la restituzione tanto fedele quanto pedissequa e a-critica dei concetti “inseriti”; al contrario, insegnare equivale sostanzialmente ad orientare, incoraggiando il discente ad essere protagonista del proprio percorso di apprendimento, non a subirlo passivamente. Questo può contribuire allo sviluppo del pensiero critico e alla formazione di una consapevolezza culturale, grazie anche all’utilizzo di conoscenze e competenze derivanti da ambiti considerati (pregiudizialmente) rivali: scientifico e umanistico.
Proprio dall’approccio costruttivista deriva la scelta metodologica del laboratorio di coinvolgere direttamente gli alunni nella fase di spiegazione, incentivando la discussione e il dialogo; di impostare esercitazioni pratiche in cui gli alunni si supportino tra di loro (“peer education”); di invitarli alla partecipazione attiva e alla rielaborazione personale; di stimolare l’approfondimento critico; di abituarli all’uso di temi interdisciplinari e di linguaggi misti; di incoraggiarli a mettere in relazione contenuti appresi ed esperienza personale; e, infine, di prevedere anche uscite e gite come elementi importanti di un percorso didattico che motivi i ragazzi a riflettere sull’esperienza.