The centrally exciting and important fact, from
which ramify the thousand others which otherwise would have no clear
and valid existence, is: that was the way it was. What could be
more moving, significant or true: every force and hidden chance in the
universe has so combined that a certain thing was the way it was.
James Agee, Let Us Now Praise Famous Men
In base alle indicazioni del convegno nazionale
Il patrimonio contemporaneo: conservazione e tutela
tenutosi a Firenze nel dicembre 2010, è in corso in tutte le sedi INAF
una ricognizione preliminare del patrimonio storico più recente (cioè
in linea di massima il patrimonio risalente a meno di 50 anni fa in
quanto, a norma di legge, il patrimonio anteriore a tale limite
temporale dovrebbe essere già catalogato). Per l'Osservatorio di Brera
(sedi di Milano e Merate) la ricognizione è curata da Elio Antonello,
Pietro Broglia, Mario Carpino e Marco Scardia, ma raccoglie importanti
contributi anche di diverse altre persone (colgo l'occasione per
ringraziare:
Paolo Brenni,
Silvia Carpino,
Paolo Conconi,
Piero Galeotti,
Domenico Gellera,
Giuseppe Malaspina,
Agnese Mandrino,
Francesco Mazzoleni,
Angelo Mistò,
Emilio Molinari,
Luigi Mussio,
Nello Paolucci,
Ennio Poretti,
Edoardo Proverbio,
Attilio Selvini,
Renzo Valtolina).
Lo scopo di questa ricognizione è di creare un elenco preliminare
del materiale esistente (corredato solo di informazioni essenziali:
denominazione, costruttore, anno di costruzione, dimensioni, collocazione,
fotografie) che possa servire come base per studi e azioni future:
valutazione del reale valore storico e conseguente decisione sulla sua
destinazione, raccolta di ulteriore materiale bibliografico e archivistico,
compilazione di una scheda storico-scientifica.
Attenzione: il materiale qui raccolto non è completo né definitivo!
Queste pagine raccolgono i risultati (incompleti e in fieri)
della ricognizione solo come strumento di lavoro, in modo che tutto il
personale dell'Osservatorio possa esaminarli, correggerli e completarli.
Criteri di svolgimento della ricognizione
(liberamente adattati da un documento di
Valeria Zanini)
-
Le operazioni di individuazione/segnalazione del materiale vanno
svolte preferibilmente assieme a chi, nella struttura, ha memoria
storica dell’utilizzo dello strumento. Se possibile, eseguire
anche registrazioni audio o filmati che descrivano le modalità e gli
scopi scientifici di utilizzo.
-
Per legge è considerata storica tutta la strumentazione che ha più
di 50 anni, ma è comunque opportuno censire anche materiale più
recente, se già si ha idea che possa aver segnato la storia
dell’astronomia (per esempio prototipi di strumentazione
spaziale). Sono assolutamente da censire gli strumenti unici o
rari, nonché quelli che hanno avuto importanza locale, cioè
che hanno marcato l’attività locale.
-
È importante censire anche gli strumenti tipici, quelli cioè
che erano tipici della dotazione strumentale dell’osservatorio, e che
erano usati quotidianamente nel lavoro dell’astronomo. Per il pubblico
odierno potrebbe ad esempio essere interessante vedere come gli
strumenti normali di lavoro di solo pochi decenni fa (calcolatori,
nastri magnetici, schede perforate, lastre fotografiche e strumenti
per la loro riduzione, ecc.) fossero diversi da quelli di oggi.
-
Il lavoro di ricognizione è impreziosito se si affianca allo strumento
l’informazione relativa al materiale archivistico da esso
prodotto (lastre, fotografie, ecc.), perché segnala la produttività
dello strumento.
-
In senso lato, è da censire tutto il materiale che costituiva
arredo dell’osservatorio.
-
È importante produrre anche documentazione fotografica
dell’oggetto e del suo stato di conservazione.
-
È da includere nella ricognizione anche il materiale che non è di
proprietà dell'osservatorio (materiale CNR, ASI, ecc.) ma che si
trova per ragioni storiche nei suoi locali, indicando quale sia il
proprietario nella scheda dell'oggetto.
-
Lo svolgimento della ricognizione non deve interferire con il
lavoro scientifico e produttivo dell'osservatorio. In particolare
il fatto che uno strumento sia incluso nella presente ricognizione ed
etichettato come tale non significa che non possa essere utilizzato.
Molti strumenti hanno sicuramente un interesse storico anche se sono
ancora in uso (ad esempio, i telescopi). Se l'etichetta applicata per
la ricognizione dovesse interferire con il normale uso dello
strumento, si può spostarla o eventualmente rimuoverla e applicarla
nuovamente in seguito. In casi simili siete pregati di avvertire Mario
Carpino (tel. 02-72320-306, cell. 347-2768054, email
Mario.Carpino@brera.inaf.it).
Analogamente avvertite nel caso occorresse spostare uno degli
oggetti recensiti, in modo che si possa aggiornare l'indicazione della
sua collocazione sulla scheda corrispondente.
-
Inversamente sarebbe bene che, quando possibile, l'utilizzo degli
strumenti avvenisse in modo da non danneggiare il loro possibile
valore storico. Ad esempio se uno strumento deve essere modificato
in modo significativo, sarebbe bene conservare le parti originali
sostituite e una documentazione appropriata sui lavori svolti in modo
che, se in futuro fosse ritenuto necessario, sia possibile riportare
l'oggetto al suo stato primitivo (se si fosse operato in questo modo
nei riguardi del
telescopio Merz-Repsold di Schiaparelli,
il suo attuale restauro risulterebbe molto più semplice, economico ed
efficace).
-
La ricognizione in corso ha il solo scopo di fotografare la
situazione esistente creando un elenco, il più possibile
completo, del materiale presente nell'Osservatorio, corredato da poche
informazioni di carattere generale su ogni oggetto: denominazione,
epoca, provenienza (nome del costruttore), dimensioni, collocazione,
stato di conservazione. Questo primo elenco potrà servire in seguito
come base per una decisione ragionata sulle azioni da intraprendere
che, a seconda dei casi, possono variare dall'eliminazione
dell'oggetto come rottame, alla conservazione nel suo stato attuale,
al restauro ed esposizione nella galleria storica. Quindi il fatto che
un oggetto sia incluso nella presente ricognizione di per sé non vuol
dire che ad esso sia già attribuito un valore particolare, ma solo che
viene preso in considerazione per una valutazione successiva
(valutazione che, tra l'altro, non è di competenza delle persone che
stanno eseguendo la ricognizione). Al contrario la ricognizione cerca
di essere la più ampia possibile, escludendo solamente gli oggetti che
sono evidentemente privi di valore.
-
La ricognizione ha lo scopo di completare ed estendere
temporalmente la schedatura del materiale storico effettuata da
Tagliaferri, Tucci, Broglia e Miotto e pubblicata nei volumi
"La strumentazione nella storia dell'Osservatorio astronomico di
Brera", "Da Brera a Marte. Storia dell'osservatorio astronomico
di Milano", "I cieli di Brera. Astronomia da Tolomeo a Balla" e nel
catalogo online
curato dall'Istituto di Fisica Generale Appicata dell'Università degli
Studi di Milano. Pertanto in generale non riteniamo necessario
includere qui una scheda per gli strumenti che sono già descritti
nelle opere citate, tranne nei casi in cui si ritenga opportuno
aggiungere informazioni rispetto a tali fonti. Riteniamo invece utile
creare una scheda per i pezzi staccati, gli accessori e le custodie di
tali strumenti, quando questi siano conservati in un luogo diverso
dallo strumento stesso, al fine di permettere una più agevole
attribuzione di ogni pezzo allo strumento principale. È questo ad
esempio il caso di molti degli strumenti esposti nella galleria della
sede di Brera, i cui accessori sono conservati negli armadi
dell'auletta adiacente al corridoio dell'esposizione.
Locali interessati dalla ricognizione e stato dei lavori (al 24 luglio 2012):
Sede |
Locale |
Stato della ricognizione |
Brera |
Auletta (di fianco al corridoio d'ingresso) |
completata |
Direzione |
completata |
Studio di Tommaso Maccacaro |
completata |
Biblioteca moderna |
non ancora iniziata |
Laboratorio ex ARASS |
non ancora iniziata |
Merate |
Direzione |
completata |
Ex serra |
completata |
Solaio dell'edificio principale (in varie stanze) |
completata |
Studio di Poretti |
completata |
Studio di Scardia/Broglia |
completata |
Cupola del cerchio meridiano |
completata |
Cupola Marcon e locali annessi |
completata |
Cupola Ruths e locali annessi |
completata |
Cupola Zeiss e locali annessi |
completata |
Reparto SWIFT |
completata |
Magazzino ("bazar") |
non ancora iniziata |
Aula del POE |
non ancora iniziata |
Documenti relativi ai criteri di ricognizione: