Storia fotografica dell'Osservatorio Astronomico di Brera
La sede osservativa di Merate (1925-oggi)

Nel 1923 l'Osservatorio di Brera acquisì una nuova sede fuori città a Villa San Rocco, sulle colline di Merate, un paese della Brianza a una trentina di chilometri a nord-est di Milano. L'edificio e l'annesso parco, precedentemente adibiti a luogo di convalescenza, furono riadattati ed equipaggiati con un telescopio riflettore Zeiss, dotato di uno spettrografo; la nuova sede fu infatti dedicata fin dall'inizio a ricerche nel campo dell'astrofisica, branca dell'astronomia che fin dalla metà dell'Ottocento aveva affiancato i campi più classici dell'astronomia di posizione, ma che non era mai stata coltivata nella sede di Brera. Nella sede di Merate, inaugurata nel 1925, venne trasferito (nel 1936) anche il rifrattore Merz-Repsold di Schiaparelli; verso la metà degli anni '60 esso fu sostituito dal nuovo riflettore Ruths. A Merate venne anche trasferita parte dell'attività osservativa legata all'astrometria, alla geodesia e alla misura del tempo.

Nel dopoguerra le esigenze dell'astronomia stavano rapidamente rendendo obsoleto un sito come Merate, dotato di un clima sfavorevole e ormai immerso nelle luci della Brianza. Perciò l'attività osservativa si ridusse progressivamente fino a cessare quasi del tutto; a partire dagli anni '80 i telescopi di Merate furono usati principalmente per scopi didattici e divulgativi. Contemporaneamente di stava sviluppando una forte attività nel campo della progettazione e sviluppo di strumentazione per l'osservazione ottica e X, e la sede di Merate si dotò di officine e laboratori che in pochi anni assunsero rilevanza a livello mondiale.

Sezioni:

Villa San Rocco

Villa San Rocco prima dell'Osservatorio

Fotografia dell'edificio principale di Villa San Rocco prima della sua conversione a sede dell'Osservatorio.

Villa San Rocco oggi

Villa San Rocco come appare oggi (maggio 2021).

Villa San Rocco prima dell'Osservatorio

Un interno dell'edificio principale di Villa San Rocco prima della sua conversione a sede dell'Osservatorio.

Villa San Rocco prima dell'Osservatorio

Un interno dell'edificio principale di Villa San Rocco prima della sua conversione a sede dell'Osservatorio.

L'edicola del Belvedere di Merate

L'edicola del Belvedere nel parco della sede di Merate, ultimo residuo dell'epoca in cui Villa San Rocco era ancora un convalescenziario.

L'edicola del Belvedere di Merate

Immagine recente (giugno 2021) del Belvedere di Merate.

L'inaugurazione (1925)

Inaugurazione della sede di Merate

Cerimonia di inaugurazione della sede di Merate.

Inaugurazione della sede di Merate

Cerimonia di inaugurazione della sede di Merate.

Umberto di Savoia all'inaugurazione della sede di Merate

S. A. R. Umberto di Savoia, Principe di Piemonte, giunge a Merate per la cerimonia di inaugurazione della nuova sede dell'Osservatorio.

Il riflettore Zeiss (1925)

Costruzione della cupola Zeiss a Merate

Posa delle fondamenta della cupola del riflettore Zeiss a Merate.

Costruzione della cupola Zeiss a Merate

Costruzione della cupola per il riflettore Zeiss a Merate.

Costruzione della cupola Zeiss a Merate

Costruzione della cupola per il riflettore Zeiss a Merate.

Montaggio del riflettore Zeiss a Merate

Una fase del montaggio del riflettore Zeiss a Merate (27 luglio 1926); all'estrema sinistra si vede Emilio Bianchi, direttore dell'Osservatorio.

Montaggio del riflettore Zeiss a Merate

Una fase del montaggio del riflettore Zeiss a Merate (5 agosto 1926); all'estrema destra si vede Emilio Bianchi, direttore dell'Osservatorio.

Montaggio del riflettore Zeiss a Merate

Una fase del montaggio del riflettore Zeiss a Merate.

Montaggio del riflettore Zeiss a Merate

Una fase del montaggio del riflettore Zeiss a Merate.

Il telescopio Zeiss nella sua cupola

Il riflettore Zeiss nella sua cupola a Merate.

Il telescopio Zeiss di Merate

Lo strumento principale installato nella sede osservativa di Merate alla sua fondazione (1925) fu un riflettore Zeiss del diametro di 102 cm, allora il più grande telescopio italiano, acquisito in conto di riparazione dei danni di guerra dalla Germania.

Il telescopio Zeiss di Merate

Particolare del riflettore Zeiss di Merate: al fuoco Cassegrain è montato lo spettrografo in dotazione (anch'esso prodotto dalla Zeiss).

Lo spettrografo Zeiss di Merate

Lo spettrografo in dotazione al riflettore da 102 cm di Merate.

Schema di funzionamento dello spettrografo Zeiss di Merate

Disegno che mostra la disposizione interna degli elementi ottici dello spettrografo Zeiss di Merate; il cammino ottico è più volte deviato in modo da rendere più compatto lo strumento e permettere di utilizzarlo al fuoco Cassegrain del telescopio.

Immagine tratta da: Gino Cecchini, Lo spettrografo applicato al Riflettore "Zeiss" della R. Specola di Merate, Pubblicazioni del R. Osservatorio Astronomico di Merate (Como), succursale del R. Osservatorio di Brera (Milano), N. 2 (1929).

Krüger allo spettrografo Zeiss di Merate

Camillo Emilio Krüger lavora allo spettrografo del riflettore Zeiss di Merate.

Il telescopio Zeiss di Merate

Un'altra immagine del riflettore Zeiss di Merate.

Il telescopio Zeiss di Merate

Altra immagine del riflettore Zeiss di Merate.

Costruzione del telescopio Zeiss di Merate

Il telescopio Zeiss in fase di costruzione nelle officine della Zeiss di Jena.

Montaggio dello specchio del telescopio Zeiss di Merate

Montaggio dello specchio del telescopio Zeiss di Merate.

Manutenzione del telescopio Zeiss di Merate

Intervento di manutenzione sul telescopio Zeiss di Merate.

Il telescopio Zeiss di Merate

Fotografia recente (giugno 2021) del riflettore Zeiss di Merate.

Lo spettrografo Zeiss (Z2) di Merate

Fotografia recente (dicembre 2010) dello spettrografo Zeiss in dotazione al riflettore da 102 cm. Nei cataloghi degli strumenti storici questo spettrografo è solitamente indicato con la sigla Z2, per distinguerlo dall'altro spettrografo molto simile che fu acquistato quasi contemporaneamente per utilizzarlo sul rifrattore Merz-Repsold, e che viene indicato invece come Z1.

La cupola del telescopio Zeiss a Merate

Fotografia recente (febbraio 2011) della cupola del riflettore Zeiss a Merate.

Il rifrattore Merz-Repsold trasportato a Merate (1936)

Costruzione della cupola del Merz-Repsold a Merate

Posa delle fondamenta della nuova cupola per ospitare a Merate il rifrattore Merz-Repsold di Schiaparelli, trasferendolo dalla sede di Brera (1935).

Costruzione della cupola del Merz-Repsold a Merate

Le fondamenta della nuova cupola per il rifrattore Merz-Repsold a Merate.

Costruzione della cupola del Merz-Repsold a Merate

Ultime fasi della costruzione della nuova cupola per il rifrattore Merz-Repsold a Merate (1935).

Installazione del Merz-Repsold a Merate

Installazione della colonna del rifrattore Merz-Repsold nella nuova cupola di Merate.

Il rifrattore Merz-Repsold a Merate

Il rifrattore Merz-Repsold installato nella nuova cupola appositamente costruita a Merate.

Il rifrattore Merz-Repsold a Merate

Il rifrattore Merz-Repsold installato nella nuova cupola a Merate.

La cupola del rifrattore Merz-Repsold a Merate

La nuova cupola del rifrattore Merz-Repsold a Merate.

Il rifrattore Merz-Repsold nella sua cupola a Merate

Il rifrattore Merz-Repsold installato nella sua nuova cupola a Merate.

Il rifrattore Merz-Repsold nella sua cupola a Merate

Il rifrattore Merz-Repsold installato nella sua nuova cupola a Merate.

Il rifrattore Merz-Repsold nella sua cupola a Merate

Il rifrattore Merz-Repsold installato nella sua nuova cupola a Merate.

Piano mobile della cupola del Merz-Repsold a Merate

Il pavimento della cupola del rifrattore Merz-Repsold a Merate, visto dal di sotto. Il pavimento del locale di osservazione ha un meccanismo che permette di sollevarlo ad altezze diverse, in modo che l'osservatore abbia un facile accesso all'oculare del telescopio indipendentemente dall'altezza sull'orizzonte a cui il telescopio è puntato.

Il rifrattore Merz-Repsold a Merate, in posizione orizzontale

Il rifrattore Merz-Repsold nella sua cupola a Merate. Il telescopio è puntato in direzione quasi orizzontale; di conseguenza il pavimento della cupola è stato sollevato alla sua massima altezza, per permettere all'osservatore di raggiungere agevolmente l'oculare dello strumento.

Cavedon osserva al Merz-Repsold a Merate

Mario Cavedon osserva al rifrattore Merz-Repsold a Merate.

Il riflettore Ruths (1968)

Il riflettore Ruths

Alla metà degli anni '60 il rifrattore Merz-Repsold da 49 cm fu mandato in pensione e venne sostituito da un nuovo riflettore da 137 cm, il Ruths, di costruzione interamente italiana. Il nuovo telescopio fu installato nella stessa cupola del Merz-Repsold, opportunamente modificata, ed entrò in funzione nel 1968.

Il riflettore Ruths nella sua cupola a Merate

Il riflettore Ruths installato nella sua cupola (precedentemente utilizzata per il rifrattore Merz-Repsold).

Lavorazione dello specchio del riflettore Ruths

Lo specchio del riflettore Ruths (del diametro di 137 cm) era di concezione avveniristica per l'epoca: era fatto di alluminio pieno, ricoperto dal lato riflettente da una lega di nichel-fosforo per indurirlo e renderlo adatto alla lavorazione ottica. La fotografia mostra lo specchio in fase di lavorazione presso le Officine Molinari di Genova il 6 agosto 1966, alla presenza del suo progettista, l'ing. Glauco de Mottoni y Palacios (a destra).

Il riflettore Ruths

Fotografia recente (giugno 2021) del riflettore Ruths; attualmente lo strumento è utilizzato soprattutto per serate di osservazione del cielo per il pubblico.

Lo specchio metallico originario del riflettore Ruths

Nel corso degli anni il rivestimento in nichel dello specchio del Ruths si è progressivamente degradato, e negli anni '90 si decise di sostituirlo con un nuovo obiettivo in vetro. Lo specchio metallico originale è attualmente esposto in una teca situata nel locale di ingresso della cupola (fotografia dell'ottobre 2011).

La cupola del riflettore Ruths a Merate

Fotografia recente (febbraio 2011) della cupola del riflettore Ruths a Merate.

Il rifratto-riflettore Merz e il riflettore SIT-Marcon

Il rifratto-riflettore Merz

Agli inizi degli anni '60 il rifrattore Merz-Repsold è rimosso dalla sua cupola, che dovrà ospitare il riflettore Ruths, ancora in costruzione, ma l'Osservatorio non ha fondi per costruire una nuova cupola per lo storico telescopio di Schiaparelli. Si decide allora di utilizzare l'obiettivo per un nuovo telescopio che ha il cammino ottico ripiegato in tre parti per mezzo di specchi piani: il nuovo rifratto-riflettore avrà quindi una lunghezza molto minore e potrà essere ospitato in una cupola più piccola. Per risparmiare, si decide di riutilizzare anche la vecchia montatura Repsold; tuttavia il nuovo strumento è molto più pesante di quello originale, e la sua capacità di movimento risulterà insoddisfacente.

Il cupolino del rifratto-riflettore Merz

Il cupolino, costruito agli inizi degli anni '60 a Merate, per ospitare il rifratto-riflettore Merz, con lo strumento installato. Il cupolino è dotato di un tetto che si apre a scorrimento, mostrato nella fotografia in posizione di apertura.

I resti dell'obiettivo Merz da 49 cm

Il 12 settembre 1964, durante una prova per la messa a punto del rifratto-riflettore, l'obiettivo Merz, che per errore non era stato fissato alla montatura, cade a terra e si rompe. Per il rifratto-riflettore viene costruito un nuovo obiettivo, un tripletto di 42 cm di apertura progettato dall'ing. Cesare Morais dell'Istituto Nazionale di Ottica di Firenze e realizzato dalle Officine Galileo. Tuttavia il nuovo telescopio rimane inutilizzato; agli inizi degli anni '80 l'obiettivo Morais viene ceduto all'Osservatorio di Torino, e il rifratto-riflettore è smantellato.

La fotografia mostra le condizioni attuali dell'obiettivo Merz da 49 cm, conservato in un magazzino a Merate.

Il riflettore SIT-Marcon

Il telescopio SIT-Marcon, un riflettore Cassegrain con un obiettivo da 50 cm, installato nel 1978 nella cupola precedentemente costruita per il rifratto-riflettore Merz.

Astronomia di posizione e misura del tempo

Fotografia di Plutone

Il pianeta Plutone fotografato da Merate (verosimilmente con il riflettore Zeiss) il 21 marzo 1930, circa un mese dopo la sua scoperta da parte dell'astronomo statunitense Clyde William Tombaugh; la posizione del pianeta, a malapena visibile, è indicata dalle due frecce.

Misura di longitudine a Merate

Le apparecchiature usate per una campagna di longitudine a Merate (probabilmente attorno al 1930). Sono visibili: sulla destra, lo strumento dei passaggi Bamberg; sulla sinistra, l'apparecchio radio che serviva per la trasmissione e la ricezione dei segnali per la sincronizzazione degli orologi tra i diversi osservatori che partecipavano alla campagna. La persona a sinistra è Emilio Bianchi, direttore dell'Osservatorio.

Strumenti per le misure di longitudine a Merate

Ricevitori radio utilizzati a Merate per la campagna mondiale di longitudine del 1933.

Circolo meridiano di Ertel nel suo padiglione

Questo circolo meridiano, costruito dalla ditta tedesca Ertel nel 1872, era originariamente in dotazione all'Istituto Idrografico della Marina di Genova; l'Osservatorio di Brera lo acquistò di seconda mano nel 1924, installandolo in un padiglione appositamente costruito. Fu utilizzato principalmente per la determinazione del tempo astronomico con misure di transiti stellari. Sul bordo destro della fotografia sono visibili l'orologio a pendolo e il cronografo registratore utilizzati per la misura dei tempi dei transiti stellari.

Circolo meridiano di Ertel nella galleria del Museo Astronomico

Fotografia recente (febbraio 2021) del circolo meridiano di Ertel esposto nella galleria del Museo Astronomico a Brera.

Strumento dei passaggi Bamberg a Merate

Lo strumento dei passaggi Bamberg installato all'interno del suo cupolino a Merate. Fu acquistato nel 1924 in conto riparazioni danni di guerra. Nella fotografia sono visibili anche l'orologio a pendolo (a destra) e il cronografo registratore (a sinistra) che erano utilizzati con lo strumento.

Strumento dei passaggi Bamberg nella galleria del Museo Astronomico

Fotografia recente (dicembre 2010) dello strumento dei passaggi Bamberg, quando era esposto nella galleria del Museo Astronomico a Brera, prima del suo riallestimento nel 2020-2021.

Cupolino dello strumento dei passaggi Bamberg a Merate

Il cupolino che ospitava lo strumento dei passaggi Bamberg a Merate.

Cupolino dello strumento dei passaggi Bamberg a Merate

Fotografia recente (febbraio 2011) del cupolino che ospitava lo strumento dei passaggi Bamberg a Merate.

Orologio a pendolo Riefler

Un orologio a pendolo Riefler installato in uno dei cupolini che contenevano strumenti astrometrici.

Strumentazione per la misura del tempo

Quadro di controllo con la strumentazione usata a Merate (all'inizio degli anni '70) per la determinazione del tempo astronomico e ricerche correlate: si tratta in gran parte di dispositivi per la trasmissione, ricezione ed elaborazione di segnali radio, per il controllo degli orologi locali (a pendolo, al quarzo e atomici) e degli strumenti dei passaggi. Parte di questa strumentazione proviene dalla sede di Brera, dove precedentemente era attivo un centro di ricerca simile, che però fu chiuso nel 1969 quando il suo direttore, Edoardo Proverbio, si era trasferito a Cagliari.

VLF tracking receiver Tracor 599J

Il VLF tracking receiver Tracor 599J era uno degli strumenti in dotazione al centro di astrometria e determinazione del tempo di Merate: serviva a confrontare i segnali di frequenza ricevuti da una stazione radio con i segnali degli orologi locali. Lo strumento è attualmente conservato in un magazzino della sede di Merate.

Strumento dei passaggi Askania AP 100

Lo strumento dei passaggi Askania AP 100 installato in uno dei cupolini della sede di Merate. Lo strumento, acquistato nel 1955, era stato installato nella cupola a fiore della sede di Brera e lì usato fino al 1970, quando era stato trasferito a Merate.

Laboratori e attrezzature

Officina meccanica di Merate

L'officina meccanica della sede di Merate.

Laboratorio di elettronica di Merate

Il laboratorio di elettronica di Merate.

Campana per l'alluminatura degli specchi

La campana a vuoto per l'alluminatura degli specchi dei riflettori. Costruita a Merate, era anche utilizzata per alluminare gli obiettivi di telescopi di altri osservatori italiani che non erano provvisti di un dispositivo simile. Le persone dietro la campana sono (da sinistra): Francesco Zagar, Luigi Volta, Camillo Emilio Krüger.

Smontaggio dell'obiettivo del riflettore Zeiss

Smontaggio dello specchio obiettivo del riflettore Zeiss per l'alluminatura.

Alluminatura di uno specchio

L'obiettivo di un telescopio riflettore viene estratto dalla campana a vuoto al termine del processo di alluminatura. A destra, in piedi, Francesco Zagar.

Campana per l'alluminatura degli specchi

Fotografia recente (ottobre 2011) della campana a vuoto per l'alluminatura degli specchi (ancora in uso).

Strumentazione per la fotometria

Il locale sotto la cupola del riflettore Zeiss di Merate, con la strumentazione per la registrazione dei segnali fotometrici.

Microfotometro Vocca

Il microfotometro (strumento per la riduzione di spettri da lastre fotografiche) costruito nel 1936 da Paolo Vocca.

Microfotometro di Moll

Il microfotometro di Moll della ditta olandese Kipp & Zonen.

Misuratore di spettri

Misuratore digitale di spettri da lastre fotografiche (a sinistra); a destra è visibile un perforatore di schede.

Misuratore digitalizzato di lastre fotografiche

Misuratore digitalizzato di lastre fotografiche.

Microfotometro digitale

Microfotometro digitale Zeiss interfacciato con il calcolatore Digital PDP11/34.

Calcolatore Digital PDP11/34

Calcolatore Digital PDP11/34 con periferiche (terminali scriventi, unità a nastro magnetico, unità a disco, plotter, lettore di schede perforate).

Il parco e gli edifici

Il parco della sede di Merate dell'Osservatorio

Veduta del parco della sede di Merate dell'Osservatorio, con le cupole del riflettore Zeiss (a destra) e del rifrattore Merz-Repsold (a sinistra).

Ingresso della sede di Merate dell'Osservatorio

Il cancello di ingresso della sede di Merate dell'Osservatorio.

Un congresso a Merate

I partecipanti a un congresso nella sede di Merate dell'Osservatorio (16 settembre 1931).

L'edificio dell'Osservatorio di Merate

L'edificio dell'Osservatorio di Merate (ex Villa San Rocco) in una cartolina.

Il retro della ex Villa San Rocco

Una fotografia recente (giugno 2021) del retro della ex Villa San Rocco.

Il nuovo edificio dell'Osservatorio di Merate

Il nuovo edificio dell'Osservatorio di Merate, inaugurato nel 1951: al suo interno vennero trasferiti gli uffici e i laboratori, mentre l'edificio della vecchia Villa San Rocco fu destinato alle abitazioni degli astronomi.

Il nuovo edificio dell'Osservatorio di Merate

Fotografia recente (giugno 2021) del "nuovo" edificio dell'Osservatorio di Merate.

Personaggi

Livio Gratton

Ritratto di Livio Gratton, che ha lavorato nella sede di Merate dal 1934 al 1947.

Camillo Emilio Krüger

Camillo Emilio Krüger. Entrò all’Osservatorio nel 1933 e nel 1935 fu trasferito a Merate, dove lavorò fino al 1948, quasi sempre in collaborazione con Livio Gratton.

Zagar e Masani

Francesco Zagar (1900-1976), direttore dell'Osservatorio dal 1948 al 1971 (a sinistra) e Alberto Masani davanti a due orologi a pendolo Riefler in un cupolino di Merate.

Massimo Fracassini

Massimo Fracassini (1924-1985). Lavorò all'Osservatorio di Brera (nella sede di Merate) dal 1948, dapprima come calcolatore, quindi come astronomo. Dal 1969 fu professore di astrofisica all'Università di Milano.

Cigna, Proverbio, Santomauro, Zagar, Lombardi, Masani, Kranjc, Broglia, Fracassini

Foto di gruppo davanti all'ingresso del nuovo edificio dell'Osservatorio a Merate (inaugurato nel 1951). Da sinistra a destra: Arrigo Cigna, Edoardo Proverbio, Luigi Santomauro, Francesco Zagar, Cesare Lombardi, Alberto Masani, Aldo Kranjc, Pietro Broglia, Massimo Fracassini.

Broglia e Kranjc di fianco al Merz-Repsold

Pietro Broglia (a sinistra), Aldo Kranjc (al centro) e un altro astronomo di fianco al rifrattore Merz-Repsold nella sua cupola a Merate.

Pietro Broglia

Pietro Broglia di fianco al rifrattore Merz-Repsold nella sua cupola a Merate.

Fanfani a Merate

Il senatore Amintore Fanfani, allora presidente del Senato, visita l'Osservatorio a Merate (15 marzo 1986), accolto da Guido Chincarini (a sinistra), direttore dell'Osservatorio dal 1985 al 2001. Sullo sfondo, al centro, Pietro Broglia.