Storia fotografica dell'Osservatorio Astronomico di Brera
La prima metà del XX secolo (1900-1948)

Al pensionamento di Schiaparelli nel 1900 la direzione dell'Osservatorio fu assunta dal suo principale collaboratore, Giovanni Celoria, che la tenne fino al 1917. Celoria fu una personalità importante anche al di fuori del campo dell'astronomia, come organizzatore di campagne geodetiche e uomo politico. In questo periodo l'attività osservativa di Brera si ridusse progressivamente, anche perché le condizioni meteorologiche di un sito posto troppo vicino al centro di una città come Milano che stava avendo un forte sviluppo demografico e industriale, stavano irrimediabilmente peggiorando. A questa situazione si fece fronte con la creazione di una nuova sede osservativa fuori città, a Merate, dove furono installati nuovi telescopi e dove nel 1936 venne trasferito anche il rifrattore Merz-Repsold. L'attività osservativa nella sede di Milano fu limitata a misure astrometriche di asteroidi, comete e stelle doppie e alle misure di transiti stellari per la determinazione del tempo e le campagne di longitudine. A Celoria successero come direttori dell'Osservatorio Luigi Gabba (1917-1922), Emilio Bianchi (1922-1941) e Luigi Volta (1941-1948).

Ritratto di Giovanni Celoria

Ritratto di Giovanni Celoria (1842-1920), direttore dell'Osservatorio dal 1900 al 1917.

Ritratto di Giovanni Celoria

Giovanni Celoria fotografato di fianco al rifrattore Merz-Repsold di Schiaparelli, nella sua cupola a Brera.

Ritratto di Emilio Bianchi

Ritratto di Emilio Bianchi (1875-1941), direttore dell'Osservatorio dal 1922 al 1941.

Ritratto di Emilio Bianchi

Ritratto di Emilio Bianchi (1875-1941), direttore dell'Osservatorio dal 1922 al 1941.

Ritratto di Luigi Volta

Luigi Volta (1876-1952), pronipote del fisico Alessandro Volta, fu direttore dell'Osservatorio dal 1941 al 1948.

Ritratto di Luigi Volta

Un altro ritratto di Luigi Volta.

Stanza dei pendoli per il segnale del mezzogiorno

La stanza con i pendoli e le apparecchiature che comandavano la sirena che dava il segnale orario del mezzogiorno alla città di Milano. La sirena, installata nel 1923 sul tetto del palazzo della Rinascente in piazza del Duomo, era comandata attraverso un cavo elettrico proveniente dall'Osservatorio di Brera. Il sistema funzionò fino all'agosto del 1943, quando la stanza di controllo fu distrutta dai bombardamenti aerei che colpirono il Palazzo di Brera.

Schema dei circuiti elettrici per il segnale del mezzogiorno

Schema dei circuiti elettrici dell'impianto che comandava la sirena per il segnale del mezzogiorno della Rinascente.

Il rifrattore Merz-Salmoiraghi

Verso la metà degli anni '20 la montatura del rifrattore Merz da 8 pollici era ormai logorata dall'uso intenso e prolungato. Si decise quindi di ordinare alla Filotecnica Salmoiraghi una nuova montatura su cui montare l'ottimo doppietto acromatico della Merz. Il telescopio risultante (che correttamente dovrebbe chiamarsi Merz-Salmoiraghi, ma che spesso nelle pubblicazioni dell'epoca è citato semplicemente come Merz) fu utilizzato fino agli anni '60. Attualmente la montatura Salmoiraghi (priva dell'obiettivo) è esposta nella galleria del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.

Bombardamento dell'Osservatorio di Brera

Gli effetti del bombardamento aereo che colpì il Palazzo di Brera la notte tra il 7 e l'8 agosto 1943. La fotografia mostra la distruzione della sala dove erano installati il quadrante murale di Ramsden (1789) e il sestante di Canivet (1765); entrambi gli strumenti sono stati in seguito restaurati e sono attualmente esposti nella galleria del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.