Storia fotografica dell'Osservatorio Astronomico di Brera
Il periodo napoleonico (1796-1814)

Nella primavera del 1796 le truppe napoleoniche sconfissero l'esercito austriaco e occuparono la Lombardia: Milano divenne la capitale di uno stato satellite della Francia, denominato inizialmente Repubblica Cisalpina (1797-1802), quindi Repubblica Italiana (1802-1805) e infine Regno d'Italia (1805-1814). Il governo francese proseguì la politica di sostegno e potenziamento dell'Osservatorio di Brera che era stata propria del governo austriaco; Napoleone stesso si occupò delle condizioni degli astronomi di Brera ed ebbe rapporti soprattutto con Barnaba Oriani, di cui aveva una grande stima. In questo periodo si svolgono le ultime campagne geodetiche condotte dagli astronomi di Brera: il compito infatti si stava rivelando troppo impegnativo per l'esiguo personale dell'Osservatorio, e fu in seguito affidato a reparti dell'esercito appositamente addestrati, che costituiranno il nucleo del futuro Istituto Geografico Militare.

Busto di Napoleone

Busto di Napoleone Bonaparte (attualmente esposto nella galleria del Museo Astronomico di Brera).

Napoleone incontra Barnaba Oriani

Napoleone Bonaparte incontra Barnaba Oriani nel 1796. Al suo ingresso in Milano nel maggio 1796 Napoleone aveva voluto incontrare i personaggi più importanti della città per convincerli a sostenere il nuovo governo; tra questi c'era anche Barnaba Oriani, che godeva di grande fama in Francia come uno dei maggiori astronomi europei.

La stampa, incisa nel 1820 da J. Wallis su disegno di Joshua Cristall, fa parte della Civica Raccolta Bertarelli.

Lettera di Napoleone al generale Augereau

Lettera del 10 agosto 1796 in cui Napoleone Bonaparte raccomanda al generale Augereau la persona e le proprietà dell'astronomo veronese Antonio Cagnoli. Tuttavia, quando nella primavera successiva Verona era insorta contro l'occupazione francese, l'osservatorio del Cagnoli era stato danneggiato dal bombardamento delle truppe napoleoniche che cercavano di riprendere il controllo della città. A titolo di riparazione alcuni strumenti del Cagnoli erano stati acquistati da Napoleone e distribuiti in vari istituti astronomici italiani, tra cui l'Osservatorio di Brera.

Macchina parallattica di Mégnié

Macchina parallattica costruita dall'officina Mégnié di Parigi nel 1784. Lo strumento faceva parte della dotazione dell'osservatorio dell'astronomo veronese Antonio Cagnoli, distrutto dalle truppe francesi nel 1797; su ordine di Napoleone fu trasferito a Brera nel 1798.

Circolo moltiplicatore di Reichenbach

Questo circolo moltiplicatore, opera del famoso costruttore tedesco Georg Friedrich von Reichenbach (1771-1826), fu acquisito nel 1809. Era lo strumento più preciso in dotazione all'Osservatorio per la misura della posizione di stelle e pianeti, e fu utilizzato estesamente da Barnaba Oriani per misure di posizioni stellari, studi sulla rifrazione atmosferica e determinazione della latitudine di Brera. Il nome moltiplicatore (o ripetitore) deriva da una particolare configurazione della scala graduata di misura, che permetteva di sommare i valori ottenuti da successivi puntamenti di una stessa distanza angolare per determinarne il valore medio (procedimento che permetteva di ridurre gli errori strumentali).

Particolare della scala graduata del circolo moltiplicatore di Reichenbach

Macrofotografia della scala graduata del circolo moltiplicatore di Reichenbach. Lo strumento è dotato di una triplice divisione della scala: la prima (A) ha tacche distanziate di un grado centesimale (corrispondente a 7,7 mm); la seconda (B) ha tacche intervallate di un quarto di grado centesimale (1,8 mm); la terza (C) ha tacche a distanza di un ventesimo di grado centesimale (0,36 mm). Lo spessore delle linee che segnano le divisioni è dell'ordine del cinquantesimo di millimetro. Lo strumento era dotato di un nonio che consentiva una lettura minima di 1,6 secondi d'arco, equivalenti a 3,6 μm.

Telescopio riflettore Gualtieri (1811)

Questo telescopio newtoniano, costruito dall'ottico modenese Giovanni Grisostomo Gualtieri e da lui donato all'Osservatorio di Brera nel 1811, è uno dei tanti telescopi riflettori (una decina circa) che l'Osservatorio sperimentò tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento. Le grandi dimensioni di questi strumenti e la scarsità di fondi di cui l'Osservatorio disponeva in quel periodo fecero sì che per nessuno di essi si riuscì a costruire una cupola adatta, e il loro utilizzo fu solo sporadico.

Ritratto di Barnaba Oriani

Ritratto di Barnaba Oriani (1752-1832).

Busto di Barnaba Oriani

Busto di Barnaba Oriani (attualmente esposto nella galleria del Museo Astronomico di Brera).

Ritratto di Barnaba Oriani

Ritratto di Barnaba Oriani (1830), olio su tela del pittore Pietro Narducci (1793­1880). L'astronomo è ritratto nel suo studio, circondato da strumenti astronomici: un teodolite per misure geodetiche (a sinistra) e un telescopio meridiano (a destra); sul fondo a sinistra è visibile anche l'orologio a pendolo di Arnold, dono personale di Napoleone Bonaparte (nel 1802). Questo orologio fu il più preciso che l'Osservatorio di Brera avesse a disposizione fino agli anni '20 del Novecento, quando furono acquistati alcuni orologi a pendolo Riefler.

Monumento commemorativo a Barnaba Oriani

Monumento commemorativo a Barnaba Oriani, situato nei corridoi dell'Accademia di Belle Arti, nel Palazzo di Brera.