Ricognizione del patrimonio storico moderno dell'Osservatorio Astronomico di Brera
Scheda no. 339

Numero di inventario:
339
Denominazione:
Tubo di cannocchiale (camera lucida?)
Dimensioni:
52.0(l) ☓ 11.8(w)
Collocazione originaria:
Merate, edificio principale, primo piano, studio di Marco Scardia e Pietro Broglia (581)
Collocazione attuale:
Brera, stanza ex-UniMI (18) (posizione A3)
Fotografie:

Visione laterale Visione dalla parte inferiore Particolare della flangia di montaggio dell'obiettivo Particolare della flangia di montaggio dell'obiettivo Vite di bloccaggio del tubo più piccolo che porta l'attacco dell'obiettivo Tubo più piccolo completamente retratto Tubo più piccolo completamente estratto Tubo più piccolo rimosso dalla sua sede Interno del tubo più piccolo, con i due blocchetti saldati in cui sono ricavate le madreviti Anello con barra di sostegno posto a metà del tubo Anello con barra di sostegno posto a metà del tubo Parte inferiore della barra di sostegno posta a metà del tubo Sommità della barra di sostegno posta a metà del tubo, con tappo a vite Sommità della barra di sostegno posta a metà del tubo, con tappo a vite rimosso Testa della vite interna al tubo, visibile dal foro posto alla sommità della barra di sostegno Parte terminale del tubo con i tre fori a 120° e il blocchetto con madrevite Parte terminale del tubo

Descrizione:
Tubo in ottone per cannocchiale, del diametro esterno di 6.0 cm; la flangia dove si avvita l'obiettivo, pure in ottone, ha diametro esterno di 6.9 cm e non è fissata direttamente al tubo principale, ma a un pezzo di tubo di diametro leggermente inferiore che si inserisce all'estremità del tubo principale e può scorrervi dentro. Il pezzo di tubo che regge la flangia è fissato nella sua posizione da due viti che passano attraverso due apposite finestrelle rettangolari praticate ai lati del tubo principale e si avvitano entro due fori praticati nel tubo più piccolo; in corrispondenza di questi fori sono saldati, all'interno del tubo, due blocchetti di ottone in cui sono ricavate le madreviti. Facendo scorrere le viti entro le finestrelle si può regolare la lunghezza totale dell'insieme dei due tubi da un minimo di 52.0 a un massimo di 53.1 cm, e fissarla alla lunghezza voluta serrando le viti.

Sul tubo più piccolo sono anche praticati altri due fori, anch'essi dotati di un loro blocchetto con madrevite saldato all'interno del tubo, posti in posizione simile a quelli occupati dalle viti di bloccaggio, ma più vicini alla flangia filettata per l'obiettivo. Se si usassero questi fori in corrispondenza delle finestrelle, il tubo più piccolo risulterebbe inserito più profondamente entro il tubo principale e quindi la lunghezza totale dell'insieme risulterebbe inferiore di 3.4 cm. Tuttavia questi secondi fori, pur avendo diametro uguale a quelli occupati dalle viti, hanno madreviti con passo diverso e quindi per montare lo strumento in questo modo occorrerebe usare viti diverse. I segni di usura e di ossidazione sul tubo suggeriscono che il complesso non è mai stato utilizzato in questo modo alternativo.

Il tubo principale, verso la sua metà, è circondato da un anello in ottone che si allarga su un lato a formare una sbarra che evidentemente serviva per fissare il tubo alla sua montatura. La sbarra porta tre grosse viti: quella centrale ha la testa posta internamente al tubo e fissa l'anello al tubo stesso. Alla testa di questa vite si accede svitando un apposito tappo a vite posto sul lato opposto dell'anello di ottone, che libera un foro di dimensioni sufficienti a farvi passare un cacciavite.

La parte del tubo opposta alla sede dell'obiettivo ha tre fori passanti non filettati spaziati di circa 120° tra di loro, alla distanza di 6.2 mm dal bordo del tubo. In posizione angolare intermedia tra due di questi fori sono praticati altri due fori passanti, allineati secondo l'asse del tubo, distanti rispettivamente 13.9 e 26.1 mm dal bordo del tubo. In corrispondenza del foro più distante dal bordo è posto, all'interno del tubo, un blocchetto di ottone che ospita una madrevite; il blocchetto è fissato al tubo per mezzo di due viti, poste a lato della madrevite.

Stato di conservazione:
Buono.