Fotometro monocanale utilizzato soprattutto da Ennio Poretti. Era
montato al telescopio Marcon fino a circa l'anno 2000 o 2001; probabilmente
l'ultimo lavoro pubblicato utilizzando osservazioni fatte con questo fotometro fu un articolo presentato a un convegno a Budapest nel 1999 (forse
questo?).
In quegli anni Poretti ha iniziato a occuparsi della preparazione
della missione Corot, per cui erano necessarie misure fotometriche di
campi stellari prossimi all'equatore celeste (zona difficilmente
osservabile da Merate perché immersa nella luminosità prodotta dalla
città di Milano); inoltre la precisione richiesta era superiore a
quella ottenibile con lo strumento. Perciò Poretti aveva iniziato a
osservare da San Pedro Mártir in Messico e questo fotometro era
stato smontato. La colonna ottica del fotometro era invece rimasta
applicata al telescopio Marcon, che comunque è stato smontato poco
dopo per lasciare il posto a un telescopio Meade da 30 cm (gestito in
collaborazione con la Keio University).
Il fotometro consiste di un fotomoltiplicatore (che veniva collegato
alla colonna ottica), di un amplificatore/discriminatore (C604AF) e di
un convertitore ECL-TTL (C605F), la cui uscita era collegata al
contatore di fotoni. Dello strumento facevano parte anche
l'alimentatore ad alta tensione (scheda 174), l'alimentatore del
sistema di raffreddamento (scheda 173) e il computer di acquisizione
(scheda 175), e probabilmente anche gli strumenti descritti alla
scheda 427 e alla scheda 431.