Era ancora una poco riconoscibile cometa, appena attratta da una forza superiore a quella che la teneva assieme alla sua stella madre, quando le sue avventure ebbero inizio. Era giovane e inconsapevole, ma con una gran voglia di viaggiare. Attirata da questa forza iniziò a brillare sempre di più, anche se non rimaneva fissa nel firmamento come le stelle.
All’inizio del suo percorso, si trovò nel Sistema Solare: alcuni pianeti le apparvero all’orizzonte. Notò l’immensità di uno di loro, colorato da enormi macchie di colore rosso e bianco; poi un altro, intorno al quale giravano polveri e rocce di piccola e media dimensione…
Quello però che la sorprese di più fu la Terra... un pianeta solamente verde e azzurro e dai lineamenti marcati. Sembrava l’unico pianeta sul quale potesse esserci un briciolo di vita; però la cometa, dall’altezza alla quale viaggiava, non poteva studiare meglio il pianeta.
I suoi pensieri e le sue curiosità si fermarono al sentire delle voci strillanti nelle vicinanze, dove piccole meteore creavano effetti affascinanti nel cielo per poi precipitare verso un satellite della Terra, la Luna, che presentava già diversi segni di aggressione.
Malinconica di non potersi fermare, la cometa pensò a quanto sarebbe stata sola per tutto il resto del suo viaggio… Questo la rattristava: quel gruppo di meteore allegre.
Il suo viaggio continuava, quando di fronte a lei vide un’immensa stella che l’accecava e, proprio mentre pensava di schiantarsi, le girò attorno evitandola per un soffio, il che le diede la possibilità di osservare tutti gli aspetti della stella.
Quando intravide dei nuovi pianeti, capì che finalmente il percorso attorno alla stella era terminato, e si chiese quanto tempo aveva impiegato per arrivare fino lì: forse un’ora, un giorno, un mese? Anche un anno magari… ma poteva essere anche un secolo, e – perché no? - un millennio… Questo non importava, dato che incontrava pianeti che non aveva ancora visto: il grigio Mercurio, l’affascinante Venere e poi Marte, nel quale trovò alcune somiglianze con la Terra quali le chiazze azzurre d’acqua che tutti e due possedevano.
Viaggiando e viaggiando, la cometa, la nostra piccola cometa, conosceva nuove cose e nutriva nuove speranze; ma ogni volta che passava vicino alla Terra notava che in essa qualcosa stava cambiando: vide diminuire il verde che la caratterizzava e, ogni volta, il cielo appariva più grigio.
Di Urano invece notò che girava verticalmente: alcune voci dicevano che questa stranezza era stata causata dalla collisione di una vecchia cometa; d’altronde, la nostra cometa non si era ancora dimenticata della volta che lei stessa, per sbaglio, stava per scontrarsi con Marte: in quella occasione aveva notato che l’acqua che lo accomunava alla Terra non c’era più. L’unico dei pianeti del Sistema Solare che ne conteneva ancora era proprio quest’ultimo, che però rischiava molto a causa dell’elevato inquinamento.
Uno di quei giorni, secoli o millenni, la nostra trovò una cometa simile a lei, con la quale intendeva stringere amicizia: un antidoto alla sua solitudine… Così le due comete diventarono ben presto grandi amiche, impararono cose nuove e in più si tenevano buona compagnia. Divennero inseparabili (anche se a volte qualche turbolenza c’era) e insieme intrapresero nuove, emozionanti avventure, come quando salvarono eroicamente un piccolo asteroide oppure quando, ridendo, rischiarono di precipitare in un immenso uragano su Giove.
Passarono molto tempo insieme; ma non tutto dura per sempre… Infatti un giorno la nostra cometa si dovette separare dalla sua amica, quando quest’ultima, a causa di una perdita di equilibrio, cambiò traiettoria. Tuttavia si consolarono, pensando che ogni tanto si sarebbero incrociate nello spazio.
Per molto tempo la cometa non aveva visto i cambiamenti che la circondavano: sulla Terra ormai il verde era totalmente sparito e l’azzurro dell’acqua si era mischiato a un grigio tenue simile al colore del cielo, che diventava sempre più cupo e sinistro. Non poteva credere a come gli uomini in così poco tempo avevano distrutto se stessi! Dal più bello dei pianeti, la Terra era diventato quello più brutto!
Non soltanto la cometa si era accorta di questa tragedia: tutti i corpi celesti ne parlavano e alcune meteore dispettose cadevano apposta all’interno del pianeta, che ormai era senza alcuna protezione di ozono.
Inoltre gli uomini minacciavano la distruzione dell’intero Sistema Solare; si creò così una vera e propria guerra fra Terra, comete, meteore e pianeti.
La nostra cometa decise di mettere fine a tutto questo e, nella speranza che la stupida avarizia e il cieco egoismo degli umani scomparissero per sempre, lasciando spazio all’amore, all’amicizia, alla speranza e all’altruismo, essa si scagliò contro il pianeta.
La Terra fu distrutta, ma i frammenti del pianeta si unirono ancora tra di loro, componendosi attorno alla cometa, grazie alla sua forza di attrazione.
Così formarono un nuovo pianeta, pulito e pieno di pace.