Nello spazio interstellare in cui abitava Nebu, una piccola nebulosa verde, stava per avere inizio un evento molto particolare: il torneo di calcio. Nebu era molto brava a giocare a calcio: secondo lei questo sport era divertente, appassionante e rilassante. La sua squadra era composta da sei nebulose, perché da poco tempo era arrivata Rebby a giocare con loro.
A Nebu non piaceva molto Rebby, perché non passava quasi mai la palla quando attaccava e quindi, se era ben marcata, la palla finiva agli avversari. Poiché Nebu era la più brava tra loro, per l’inizio del torneo la sua squadra decise di farle un regalo: la nominarono caposquadra.
Rebby se la prese molto per questo fatto: infatti, nella prima partita del torneo, quando veniva in possesso della palla, cercava subito di fare goal senza passarla a nessuno. Si può dire che riuscì in parte nel suo intento, perché segnò cinque punti e riuscì a far vincere la squadra. Tutte le giocatrici subito s’impressionarono per la sua bravura e la ammiravano. Nebu continuava a ripetere alle compagne che avrebbero vinto anche se non ci fosse stata Rebby; ma quelle non le davano ascolto. Nebu si sentiva delusa dalle compagne, perché non avevano creduto alle sue parole e si sentiva in parte in colpa per non avere accolto con simpatia e affetto la nuova arrivata.
Dopo vari allenamenti, la squadra di Nebu dovette affrontare la seconda squadra: come il solito Rebby fece di testa sua e segnò quattro goal. La squadra di Nebu vinse anche questa volta e le compagne iniziavano a dubitare di Nebu, tanto che nominarono Rebby caposquadra per le successivamente partite.
Ormai delusa, Nebu scappò via.
Tutti la cercarono. Rebby e la sua squadra vinsero un’altra partita, ma questa volta solo per un punto: le compagne sentivano la mancanza di Nebu nella squadra.
Nel frattempo Nebu attraversò i posti più strani, ma soprattutto la notte sentiva freddo. Le venne il raffreddore e, non potendo più stare in giro la notte, decise di tornare a casa.
Quando arrivò dalle sue parti vide una pozzanghera, si affacciò, starnutì e scoprì che cambiava colore! Infatti quando diventava di un rosso acceso si sentiva molto più forte e veloce; inoltre, attaccata ad un palo, scorse un annuncio con scritto che c’era la partita finale del torneo di calcio. A Nebu venne subito l’idea di andare allo stadio a vedere le ultime due squadre affrontarsi e nel tragitto pensò quali squadre potevano essere arrivate in finale. Arrivata allo stadio, vide che giocavano la squadra di Rebby e la squadra di Roby, una temuta caposquadra. Nebu, incuriosita, guardò il risultato e vide che gli avversari erano in vantaggio di due punti. L’arbitro fischiò la fine del primo tempo e Nebu andò alla sua panchina per poter giocare.
Le sue compagne, contente di vederla, la fecero subito giocare e, nell’ultimo tempo, riuscirono ad entrare in vantaggio grazie al colore di Nebu.
La squadra di Nebu vinse il torneo. Nebu fu rinominata caposquadra e visse felice e contenta.