Lucevico e Nebuclara

Un giorno due giovani stelle, Lucevico e Nebuclara, che vivevano uno con la famiglia e l’altra sola perché orfana, si conobbero.
Entrambi erano situati tra le vie del centro di Milapiano, detto anche Milapianeta, in maniera più formale, dove risiedevano V.I.P. e stilisti noti in tutto l’universo. Nebuclara infatti si aggirava da quelle parti per lo shopping, e, chissà, magari per incontrare qualcuno dei suoi idoli preferiti, come Gravitelvis, o come gli Attirabanda, gruppo musicale di rock e pop music. Lucevico invece era lì per salutare i suoi nonni, dopo aver acquistato un nuovo paio di jeans.
Fatto sta che di domesole in centro c’è un traffico infernale e “caos” è la prima parola che viene in mente all’ora in cui si aggiravano quei due, ovvero mezzobuio e un quarto. Ad un terribile punto, mentre ognuno gridava frasi tipo: “Brutte giganti rosse che non siete altro!”, nell’incrocio tra viale “Buconerononc’èpiù” e via Leonardo Stellometro” il semabuco (nero e rosso) impazzì, tanto da provocare un incidente.
Tutto “l’universale traffico”, chiamato così dai ragazzini milapianesi, si immobilizzò e arrivarono immediatamente le velocitanze, che portarono i soggetti feriti in Spaziodale; tutte le giornaliste e i cameraman si affrettavano ad arrivare all’incrocio per trarre da ciò un’esclusiva da mandare in onda durante i telesolari. La famiglia di Lucevico e le amiche di Nebuclara, spaventati, accorsero allo Spaziodale. Nulla di grave: a Lucevico si spense momentaneamente la parte sinistra del motobraccio, e Nebuclara si bucò non molto in profondità sull’ombelostro. Tutto sommato stavano in perfetta felicità, o quasi. Essendo ambedue altruisti, dolci, gentili, quindi preoccupati l’uno per l’altra, ebbero l’idea di domandarsi reciprocamente la salute in quali condizioni era. Quest’idea permise loro di incontrarsi, come successo in centro, a causa dell’incidente, nel corridoio dello Spaziodale. E lì si conobbero meglio, seduti sui comodi divani nella sala d’aspetto dei pazienti, per potersi innamorare l’uno dell’altra, fidanzarsi, sposarsi e “dare alla luce” un figlio: Nebuluce Junior.

Maria Marta Mirizio

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