Il cane Solero
Un giorno, il cane Solero, che era un grande calciatore, partecipò ad una gara che sarebbe stata vinta da chi avesse fatto il tiro più forte, spingendo il pallone più in alto.

Nel paese in cui abitava Solero, anche gli oggetti che noi oggi consideriamo inanimati avevano vita propria: si nutrivano, si muovevano, dormivano.

All’idea di poter vincere la gara e diventare famoso, Solero si esaltò: prese un pallone arancione e tirò talmente forte e talmente in alto che il pallone, che viaggiava a velocità supersonica, non si fermò più, finché raggiunse un campo di asteroidi.

Il pallone divenne incandescente per la velocità a cui aveva viaggiato e, siccome aveva tanta fame, si mangiò tutti gli asteroidi, diventando gigantesco: non poteva più tornare sulla Terra, ormai troppo piccola per lui!!

Perciò, si fermò in cielo: durante il giorno restava sveglio e durante la notte si riposava.

Fu così che il sogno di Solero si avverò e lui divenne famoso: gli astronomi, infatti, chiamarono Sole il pallone di Solero, in onore del grande cane-calciatore che aveva vinto la gara!

Riccardo Tomé

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