Agli inizi della creazione della Terra, gli abitanti di Xorax, un
pianeta appartenente ad una galassia lontana, erano molto evoluti.
Alcuni scienziati Xoraxiani vollero tentare un esperimento fino allora
impossibile: si proposero di creare, tramite una manipolazione
genetica, una creatura immortale.
Dopo diversi secoli, riuscirono ad attuare l’operazione. Essa fu lunga
e difficile, ma tutto andò per il meglio.
Questo essere aveva un aspetto veramente strano: assomigliava tanto ad
una palla con tantissime mani, che uscivano quando la creatura lo
decideva.
Gli Xoraxiani gli diedero il nome di Reklus e, nonostante il suo
aspetto deforme, decisero di crescerlo e di educarlo.
Agli scienziati, però, era sfuggito un particolare: crescendo,
Reklus aveva sviluppato un forte egoismo. Da bambino, ad esempio,
voleva avere a tutti i costi i giocattoli dei suoi amici e, se non li
otteneva, picchiava i compagni e li rubava.
Da grande, il suo egoismo divenne smisurato, tanto da desiderare di
possedere la Terra. Così, un giorno rubò una navicella
dalla stazione di lancio e partì verso la Terra.
Giunto sul pianeta iniziò a distruggere tutto ciò che era
sul suo cammino.
Questa notizia giunse ad un potente mago, il quale raggiunse Reklus per
fermarlo e con un incantesimo riuscì a confinarlo nel centro
della Terra.
Da allora l’essere, ancora oggi un grande egoista, attira tutto a
sé, ma non riesce ad ottenere niente, perché tutto si
ferma sulla superficie terrestre o sul mare.