Quando ci fu il Big Bang si crearono pianeti e stelle. Tutti avevano
una particolarità diversa: MARTE (il pianeta rosso), SATURNO
(il pianeta con gli anelli), GIOVE (il pianeta grande) e tanti
altri.
Anche le stelle erano belle perché avevano la
particolarità di brillare, potevano farsi vedere ed
essere vanitose, oppure nascondersi tra le nuvole.
Una sola stella non si faceva mai vedere. Tutti andavano lì a
osservarla, a chiederle qualche cosa… ma lei, la stella, non
rispondeva, sembrava dormire un sonno profondo.
I pianeti, che per lavoro studiavano l’astronomia, non riuscivano a
spiegarsi questo mistero. Ormai il giornale più diffuso
nell’universo (“ASTRUM”) continuava a dare la solita
notizia.
Un giorno la signora LUNA, invidiosa che tutte le pagine
del giornale parlassero di questa stella, decise di farsi
pubblicità: organizzò una festa alla quale invitò
tutti. Durante la festa chiese un attimo di attenzione e iniziò
a prendere in giro quello che noi oggi chiamiamo SOLE,
evidenziando la sua bruttezza dovuta al suo colore grigiastro.
Quando questa stella lo venne a sapere, si arrabbiò moltissimo e
si infuocò per la rabbia: così si scoprì che fino
a quel momento aveva cercato la solitudine perché si vergognava
di avere un colore grigiastro.
Da lì in poi questa stella e la LUNA non fecero
altro che litigare, fino a che non trovarono un accordo per non
incontrarsi: stare uno da una parte e l’altra dall’altra parte della TERRA.
La parola SOLE deriva da “sola”, così come
era sola tanto tempo fa quella stella.