La superficie della luna
Un tempo lontano la Luna era molto vicina alla terra; tre uomini con la passione dell’astronomia ogni giorno scrutavano il cielo con il loro telescopio. Questi tre uomini erano svizzeri ed amavano molto anche gli orologi e il formaggio.
La luna, che splendeva pallida nel cielo notturno, li affascinava e li incuriosiva perché aveva il colore del formaggio.
Decisero di vederla da vicino e costruirono un veicolo spaziale per la loro stravagante impresa. Quando arrivarono sulla Luna si accorsero che la sua superficie era morbida, proprio come avevano sospettato; pensarono di portarne un po’ a casa, forse per realizzare qualche affare.
Ritagliarono quindi grosse fette circolari qui e là, sulla crosta del corpo celeste: i pezzi di Luna sembravano vere e proprie forme di formaggio, ma arrivate sulla Terra si erano completamente indurite ed avevano perso il loro splendore.
I tre uomini ormai non sapevano più come utilizzarle: guardavano ancora la Luna; ma ora la sua superficie appariva piena di buchi e crateri. Allora in suo onore inventarono un formaggio che le assomigliava: chiaro come la luna e ricoperto di buchi grandi e piccoli: il formaggio svizzero.

Lorenzo Paganini

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