La legge di gravitazione universale dice
che due corpi si attraggono reciprocamente con una forza la cui
intensità è direttamente proporzionale al prodotto delle
loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza e
che da questo deriva la posizione delle stelle e dei pianeti nello
spazio.
C’era un’epoca in cui le stelle e i pianeti vagavano liberamente nello
spazio. Quindi le condizioni dei pianeti cambiavano continuamente e, su
un pianeta, la vita compariva e scompariva in poco tempo.
Gli dei erano stufi della situazione, perché dovevano continuare
a spostarsi a seconda del pianeta in cui la vita si sviluppava,
sennò finiva che nessuno li venerava.
Poi la vita si sviluppò sul nostro pianeta. Un favorevole
movimento planetario avrebbe permesso che la vita rimanesse lì
per milioni di anni.
Ma gli dei dovevano comunque risolvere questo problema, altrimenti si
sarebbero nuovamente trovati a che fare con i problemi precedenti,
anche se dopo un maggiore intervallo di tempo.
Non riuscivano comunque a trovare nessuna soluzione.
Sulla Terra intanto era nato l’uomo, ed era arrivata l’epoca dei primi
grandi geni. Per risolvere la situazione, allora, gli dei decisero di
mettere a conoscenza di tutto i più grandi scienziati del mondo.
Ma neanche così la situazione fu risolta. Intanto, gli anni
passavano e la fine si avvicinava sempre di più.
Poi, un giorno, un ragazzino di nome Isaac Newton venne per caso a
conoscenza della situazione, mentre stava giocando con le calamite.
Quindi andò dagli dei e iniziò a spiegare loro una teoria
scientifica che si era completamente inventato al momento!
Neanche lui sapeva che cosa diceva…
Ma quando gli dei videro che il ragazzino si era nuovamente messo a
giocare con le calamite, all’improvviso tutto quello che prima era
stato detto parve loro chiaro.
Gli dei misero calamite molto potenti in ogni stella e in ogni pianeta.
Alla fine, in questo modo, si creò l’equilibrio che noi oggi
conosciamo.